DIAPASON Maggio 2018 - Le aspettative degli Studenti


Quando l'individuo, talvolta in forma inconscia, sente crescere dentro di sé l'insoddisfazione per una esistenza rivolta esclusivamente alle illusioni della materia, o la delusione per le risposte che gli sa dare la scienza materiale, si risveglia la sua necessità di una ricerca interiore. Egli si rivolge perciò a qualche scuola che crede possa risolvergli il problema. Che cosa si aspetta a questo punto? È ovvio che ognuno avrà delle aspettative diverse da un altro, secondo le sue sensibilità, ma in linea di massima possiamo raggrupparle in una di queste voci: (a) sostituzione della forma religiosa fino ad allora seguita, (b) riforma della società, o delle questioni familiari o personali, (c) raggiungere poteri o facoltà particolari. Ci si aspetta che iscriversi a questa o quella scuola serva per ottenere uno o più di quegli scopi.
La cosa da tenere in considerazione, è che tutte queste risposte non dipendono dai fattori che causarono il problema, perché riguardano il piano esteriore, mentre il problema era interiore. Ne conseguirà fatalmente una cocente delusione. Quello che si dovrebbe fare, è prendere consapevolezza che dobbiamo cominciare DA DENTRO, e solo dopo avremo anche la possibilità di rivolgerci all'esterno. Sorge però a questo punto la solita domanda: "Dentro, io sono solo, e io da solo non posso nulla". Eppure non è così che funziona il mondo: una piccolissima parte di lievito può far crescere a dismisura l'intero impasto, i cambiamenti e gli adattamenti evolutivi non avvengono simultaneamente in tutti gli individui, ma sono innescati da uno o pochi elementi di quella collettività, e così via. È sempre una piccola parte che fa crescere tutto l'insieme. Dal momento che ci rendiamo conto che c'è qualcosa da cambiare, e sentiamo sofferenza perché le cose non stanno andando come dovrebbero, diventiamo di conseguenza responsabili di fronte a questo stato di coscienza, e siamo chiamati a fare qualcosa. E questo qualcosa non può che cominciare, e prendere piede, da dove ha avuto inizio: dentro di noi. Iscriversi ad una Scuola spirituale non significa perciò trovare un lavoro già finito e definito, ma al contrario vuol dire ricevere gli insegnamenti che ci mettano in grado di cominciare il lavoro. Dentro noi stessi!
Noi siamo soliti misurarci con le forze che agiscono sul piano fisico, e non ci rendiamo conto delle potenzialità che abbiamo in noi stessi se agiamo e pensiamo in accordo con le leggi spirituali che sovrintendono la nostra vita e quella di tutti gli altri. È come se esse fossero in nostra attesa: sta a noi metterle in moto e farle agire come un lievito, che sia pure invisibilmente ha il potere di cominciare a far crescere tutto ciò che ci circonda, prima il nostro ristretto ambiente, per poi allargare sempre più la sua influenza.

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