DIAPASON Novembre 2018 - Halloween e i doni della Natura

Halloween è alle porte, con tutto il suo carico di paure indotte e riferimenti funebri! Molti si scagliano contro questa "festa esotica", non in sintonia con la nostra cultura; mentre la maggior parte subisce e si adatta, accodandosi alle spinte pubblicitarie e seguendo pedissequamente quella che pare una moda di stagione. Alla quale, fra l'altro, non si sa dare alcun significato se non quello di copiare ciò che fanno gli altri. Ma siamo sicuri che sia qualcosa di estraneo alla nostra tradizione? Se cerchiamo l'origine del nome , troviamo che probabilmente deriva da un termine irlandese antico, che significa: "Notte degli spiriti buoni, o sacri". Allora ci viene in mente subito che negli stessi giorni la Chiesa celebra la festa chiamata Ognissanti, che porta lo stesso significato. Purtroppo quello che troviamo in giro in questo periodo sono le vetrine dei negozi pieni di un armamentario tetro scopiazzato dalla pubblicità americana, che tenta di riempire il vuoto di contenuto derivato dal rifiuto delle Chiese di accogliere ciò che appare troppo sintonizzato su argomenti occulti e pagani.
Se andassimo appena un po' più in profondità, però, troveremmo che a Roma antica c'era una divinità in qualche modo imparentata col nostro argomento che portava il nome di Pomona, dea dei frutti e dei semi. Questo ci ricorda che nel mese di novembre la nostra tradizione ricorda San Martino, celebrando la fine dell'anno agrario, e che in America si festeggia il Thanksgivingday, ossia il Giorno del Ringraziamento, più o meno con lo stesso significato. D'altra parte la notte di Halloween i bambini suonano i campanelli per ricevere doni. È quindi tutto un ricordare, più che la morte e le atmosfere lugubri, la riconoscenza verso la Natura e i doni che abbiamo ricevuto.
La "Notte degli Spiriti" si trasforma allora in raccoglimento, in una ricapitolazione della Notte Cosmica, dove le attività esterne cessano e si preparano le forze per il nuovo Giorno di Manifestazione che seguirà. Un raccogliere le forze che non può dimenticare tutto quello che si è ricevuto, perché è su quella base che si edificherà il futuro che potremo costruire. È forse questo che lo Studente esoterico è chiamato a considerare e su cui meditare nel periodo in questione, sforzandosi di tralasciare per un momento la luce esterna delle attività mondane per illuminarsi della Luce interiore - invisibile agli occhi dei sensi - che in questi giorni prende la Forza Cristica del ritorno del Cristo Cosmico nel nostro pianeta per rinnovare vita e forza alla Natura. Ricordiamo che il termine "luce" significa "luce riflessa", ossia quella dei sensi, mentre la Vera Luce, quella diretta, ha la stessa radice della parola "Dio".

Commenti