DIAPASON Marzo 2018 - Tra i due Mondi

La vita è tuttora un mistero per la scienza; a voler essere caustici si potrebbe dire che siamo ancora all'idea di Frankenstein: una scossa elettrica che anima casualmente la materia inerte. Se vogliamo andare al sodo delle varie teorie "scientifiche", si dovrebbe dire che non si va molto oltre ciò. Siamo arrivati molto argutamente a manipolare la forma vivente, ma non sappiamo praticamente nulla di che cosa sia la vita. E questo è abbastanza logico, se ci rendiamo conto che la scienza moderna considera reale solo tutto ciò che è ristretto alla sfera fisico-chimica, perché questa è la sola dimensione che sa indagare e che considera. Ma la vita non è una reazione chimica; la sua origine è superiore al fisico, il quale ne subisce l'azione, ma non ne è la causa. È uno dei motivi per cui in qualsiasi forma vivente troviamo un'azione ciclica, il cosiddetto "ritmo circadiano": un alternarsi di azioni e condizioni che continuano  anche quando cerchiamo di eliminare artificialmente ad esempio la luce del giorno. Questo alternarsi dipende dal fatto che per continuare a vivere abbiamo bisogno di "trasferirci" continuamente dalla dimensione fisica visibile a quelle spirituali invisibili, dalla sfera d'attività in cui il corpo fisico si distrugge a quella vitale che ne permette il recupero, col sonno, cioè con l'abbandono della coscienza del mondo fisico. Ma questo non vale solo per il corpo: anche la mente ne ha bisogno, perché anch'essa ha bisogno della dimensione animica per mantenere l'equilibrio. Ecco che l'alternarsi di giorno/notte, veglia/sonno, diventa essenziale per una esistenza sana e corretta sia fisicamente che spiritualmente. L'ignoranza verso questa necessità sta producendo quello che è sotto i nostri occhi: soprattutto i giovani non sembrano più riconoscere la differenza fra il giorno e la notte, e se a tutto questo aggiungiamo che di notte sembrano cercare quella musica che viene loro proposta che è fatta apposta per lo sballo, non dovremmo stupirci che a tutto ciò si accompagnino sostanze che fanno precipitare verso l'abbandono della sfera spirituale, formando letteralmente degli "zombi". Verrebbe da chiedersi: chi ha interesse a tutto questo? A far "seccare" la nostra pianta spirituale? Eppure la natura si ostina a mostrarci l'alternanza ciclica nelle grandi come nelle piccole cose. Il Sole e la Luna sono gli agenti cosmici che regolano i cicli vitali sulla Terra; anche la Pasqua, come noto, segue il loro alternarsi. E la Pasqua ci porta il messaggio della Resurrezione, ossia della vittoria definitiva della vita sulla morte: l'esatto contrario di quello che l'ignoranza spirituale sta producendo al giorno d'oggi. Il suo messaggio e soprattutto la sua azione è tuttavia molto più forte - perché veritiera - di qualsiasi attività contraria. Alla fine la Resurrezione globale avrà ragione dei disegni che ci tengono incatenati alla materia e alla morte.

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