La vita è tuttora un mistero per la
scienza; a voler essere caustici si potrebbe dire che siamo ancora all'idea di Frankenstein:
una scossa elettrica che anima casualmente la materia inerte. Se vogliamo andare al
sodo delle varie teorie "scientifiche", si dovrebbe dire che non si va molto oltre
ciò. Siamo arrivati molto argutamente a manipolare la forma vivente, ma non
sappiamo praticamente nulla di che cosa sia la vita. E questo è abbastanza
logico, se ci rendiamo conto che la scienza moderna considera reale solo tutto
ciò che è ristretto alla sfera fisico-chimica, perché questa è la sola
dimensione che sa indagare e che considera. Ma la vita non è una reazione chimica;
la sua origine è superiore al fisico, il quale ne subisce l'azione, ma non ne è
la causa. È uno dei motivi per cui in qualsiasi forma vivente troviamo
un'azione ciclica, il cosiddetto "ritmo circadiano": un alternarsi di
azioni e condizioni che continuano anche
quando cerchiamo di eliminare artificialmente ad esempio la luce del giorno.
Questo alternarsi dipende dal fatto che per continuare a vivere abbiamo bisogno
di "trasferirci" continuamente dalla dimensione fisica visibile a
quelle spirituali invisibili, dalla sfera d'attività in cui il corpo fisico si
distrugge a quella vitale che ne permette il recupero, col sonno, cioè con
l'abbandono della coscienza del mondo fisico. Ma questo non vale solo per il
corpo: anche la mente ne ha bisogno, perché anch'essa ha bisogno della
dimensione animica per mantenere l'equilibrio. Ecco che l'alternarsi di
giorno/notte, veglia/sonno, diventa essenziale per una esistenza sana e
corretta sia fisicamente che spiritualmente. L'ignoranza verso questa necessità
sta producendo quello che è sotto i nostri occhi: soprattutto i giovani non
sembrano più riconoscere la differenza fra il giorno e la notte, e se a tutto
questo aggiungiamo che di notte sembrano cercare quella musica che viene loro
proposta che è fatta apposta per lo sballo, non dovremmo stupirci che a tutto
ciò si accompagnino sostanze che fanno precipitare verso l'abbandono della
sfera spirituale, formando letteralmente degli "zombi". Verrebbe da
chiedersi: chi ha interesse a tutto questo? A far "seccare" la nostra
pianta spirituale? Eppure la natura si ostina a mostrarci l'alternanza ciclica
nelle grandi come nelle piccole cose. Il Sole e la Luna sono gli agenti cosmici
che regolano i cicli vitali sulla Terra; anche la Pasqua, come noto, segue il
loro alternarsi. E la Pasqua ci porta il messaggio della Resurrezione, ossia
della vittoria definitiva della vita sulla morte: l'esatto contrario di quello
che l'ignoranza spirituale sta producendo al giorno d'oggi. Il suo messaggio e
soprattutto la sua azione è tuttavia molto più forte - perché veritiera - di
qualsiasi attività contraria. Alla fine la Resurrezione globale avrà ragione
dei disegni che ci tengono incatenati alla materia e alla morte.
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